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FRANCESCO REDI (1626 - 1697)
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Illustre scienziato e scrittore, studiò medicina e filosofia, anche se i suoi interessi culturali spaziarono ovunque. A Firenze, nominato medico di corte del Granduca Ferdinando II e di Cosimo III, fece numerose esperienze naturali e scientifiche nell’Accademia del Cimento. Acuto osservatore, Redi applicò il metodo sperimentale agli studi medici; scrisse di ottica e si cimentò in complicati problemi di biologia, sfatando l’antica teoria della generazione spontanea degli insetti e compiendo ricerche approfondite sui parassiti dell’uomo e degli animali e sul veleno delle vipere. Come letterato fu arciconsole dell’Accademia della Crusca, socio dell’Accademia dell’ Arcadia e precursore degli odierni studi romanzi e di dialettologia; collaborò inoltre alla compilazione della terza edizione del Vocabolario della Crusca (1691). Ma il suo ingegno più vivace si rivelò nel celebre Bacco in Toscana, un brillante e ironico componimento di 980 versi di elogio del vino. Fu molto legato ai Gesuiti e alla Biblioteca del loro Collegio ad Arezzo, a cui fece una cospicua donazione libraria. Il suo monumento funebre, opera del grande scultore fiorentino Giovanbattista Foggini, con la collaborazione del carrarese Ferdinando Vaccà, è ora collocato nel Duomo di Arezzo.

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